Narciso

Narcissus tazetta L. subsp. tazetta 
Famiglia Amaryllidaceae
Narcissus dal greco νάρκη [nárke] torpore, secondo Plinio riferito alla sua intensa profumazione (narcotico). 
Tazetta: vezzeggiativo di tazza, nome popolare in uso nel nord Italia per questo narciso, suggerito dalla forma della paracorolla.
Febbraio 2022
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Questi primi tre mesi dell’anno sono stati, e sono ancora, mesi di lavoro intenso nelle nostre vigne, di preparazione alla primavera.

Siamo nella vigna di contrada Petrozza, impiantata nell’Aprile 2021, e c’è stato da potare, zappettare, scalzare e da prendersi cura delle piccole viti di Magliocco.

Il tempo è ancora incerto e mutevole. La zona molto esposta e ventosa. Mentre siamo assorti e chini, aliti di vento ci bruciano il viso e ci investono con un intenso profumo delicato e pervadente.

È il Narciso, che ci ricorda che non siamo soli.

E ci fa compagnia… Con la sua fiera testolina gialla, ornata e incorniciata da petali bianchi tesi all’indietro, quasi stesse anch'esso, insieme a noi, e a testa alta, sfidando la tempesta.

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"Il nostro fine non è quello d'avvicinarci, così come non s'avvicinano fra loro il sole e la luna, o il mare e la terra. Il nostro obiettivo non è quello di trasformarci a vicenda, ma di conoscerci reciprocamente ed imparare a vedere e a rispettare nell'altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro complemento."

Da “Narciso e Boccadoro” di Herman Hesse

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USI e PROPRIETÀ

Specie tossica. Bulbo e foglie contengono un alcaloide molto pericoloso, noto con il nome di narcisina (mortale). Il bulbo può essere impiegato per uso esterno per il trattamento di foruncoli e ascessi (da Acta Plantarum).

Solo i petali (corolla e paracorolla) sono commestibili.

Nel dubbio, per le nostre coloratissime insalate, sarebbe più saggio orientarsi verso altri tipi più sicuri di fiori eduli, visto che ne esistono a decine.

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Invitiamo sempre, tutti, a raccogliere erbe e fiori responsabilmente e sotto la guida di una persona competente.