Borragine

 

Borago officinalis L.
Famiglia delle Boraginaceae
Marzo-Aprile 2022

La terra è contrapposizione del cielo… come il cielo di notte è blu trapuntato di luce, la terra di giorno, a San Marco in primavera, è una distesa giallo senape puntinata di cobalto.

Queste piccole, stupende stelline tra l’azzurro e il viola ( molto più raramente rosa o bianchi) sono i fiorellini della borragine. Spesso, anche se sono lì, sono invisibili ad un primo e distratto sguardo. 

Eppure, una volta individuatane una, è sorprendente accorgersi che insieme a lei ce ne sono migliaia! 

Un prato stellato a cui guardare con meraviglia e con cuore sgombero.

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Questi fiori, e la pianta tutta, sanno sorprendentemente di cetriolo. In aggiunta a piatti sia a base di borragine che di altre erbe, regalano una punta di freschezza, sia per il palato che per la vista. Le foglie della borragine hanno forma ovale, dall'odore che ricorda, di nuovo, il cetriolo, con nervature evidenti e una diffusa peluria tanto che il suo nome deriva dal latino ‘burra’ che significa lana grezza. Queste sono tutte caratteristiche che facilitano il riconoscimento della pianta, anche prima della fioritura.

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Ci sono due fiori dentro il fiore. Uno è girato verso di noi, l’altro verso l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

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USI E PROPRIETA'

Nonostante sia una pianta ampiamente usata nella saporitissima cucina povera e ancestrale di tutta Italia, l'uso alimentare della borragine, specialmente per periodi prolungati, è sconsigliato per la presenza, in alcune fasi vitali della pianta, di determinati alcaloidi che avrebbero una presunta attività epatotossica.

Ha spiccate proprietà antipiretiche, diuretiche, emollienti e calmanti della tosse secca. In passato veniva assunta contro la malinconia. L'olio ottenuto dai semi ha potenti proprietà antinfiammatorie.

RICETTE

 Aceto ai fiori di borragine (aceto blu)

Aceto di vino bianco 

Fiori di borragine

Far macerare i fiori nell'aceto di vino bianco per un mese e poi filtrare.

Assumerà una nota molto fresca al palato e un colore che varia dal rosa al blu chiaro.

Ravioli di ricotta con crema di borragine

Per la sfoglia: un uovo ogni 100 gr di farina

Per il ripieno: ricotta, formaggio grattugiato

Per il condimento: foglie di borragine sbianchite, ripassate e ridotte in crema e qualche fiorellino di borragine per guarnire

Preparare la massa all’uovo e metterla a riposare in frigo. Preparare il ripieno mescolando bene tutti gli ingredienti. Stendere la sfoglia di pasta all’uovo e iniziare a confezionare i ravioli. Una volta usata tutta la pasta e tutto il ripieno, mettere da parte su un vassoio e passare alla preparazione della crema. Lessare le foglie di borragine, scolarle (tenendo da parte l’acqua di cottura sia per cuocere i ravioli, sia in caso servisse altro liquido per la crema), tritarle grossolanamente e ripassarle in padella, per insaporirle. Frullare il tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Cuocere i ravioli per 3-4 minuti, quindi scolarli delicatamente e adagiarli nella padella con la crema per condire. Guarnire con i fiorellini di borragine.

 

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CURIOSITA'

Considerata in antichità una pianta in grado di allontanare la malinconia, presso Greci e Romani era simbolo di coraggio, mentre nel Medioevo fu definita “generatrice di buon sangue”.

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Invitiamo sempre, tutti, a raccogliere erbe e fiori responsabilmente e sotto la guida di una persona competente.